Gregoretti tra finzione e realtà: fa recitare gli
operai della fabbrica occupata
e affida lo speaker a Volontè
La cronaca della lunga occupazione della tipografia romana Apollon
durata oltre un anno, tra il 68 e il 69, e conclusasi con la salvezza
dell'azienda. Questa la storia di "Apollon, una fabbrica occupata",
lungometraggio in cui Ugo Gregoretti realizzò un'operazione che oggi
definiremmo di Docu-fiction, elaborando un copione e facendolo
interpretare agli stessi operai della fabbrica. Ne risultò un film
straordinario, commentato dalla voce di Gian Maria Volontè. Ma è anche
l'analisi storico-politica degli anni del boom e delle grandi lotte
operaie. Il film aiutò la vertenza degli operai, intorno ai quali furono
forti la partecipazione la presenza popolare dei lavoratori romani,
delle organizzazioni sociali e dell'intera rappresentanza. La pellicola
è stata restaurata nel 2003 dall'Archivio audiovisivo del movimento
operaio e democratico, a cura di Guido Albonetti, ed è reperibile presso
l'archivio. Ulteriori informazioni su
www.aamod.it |